Anarchico.
Per la sua attività politico-sindacale venne schedato nel 1928.
Il 5.10.1928 fu arrestato e assegnato per 2 anni confino a Lipari (ME), perché «anarchico pericoloso».
Durante il soggiorno nellʼisola subì alcune condanne per contravvenzione agli obblighi confinari.
Tornato in libertà il 2.12.1930, il 17.12.1930 venne assegnato al confino per altri 2 anni perché «appena liberato dal precedente
confino manifesta propositi di vendetta contro i fascisti».
Il 16.5.1931 tornò in libertà.
Il 29.10.1932 fu fermato per motivi di pubblica sicurezza e nuovamente dal 23 al 30.5.1935, in occasione di una visita del re a Bologna. zbr>
Nel 1939 fu internato prima nel manicomio dʼAversa (CE) e quindi in quello di Imola, dove morì il 4.12.1943.